Canali Minisiti ECM

Trovate le staminali di ossa e cartilagine dell'uomo

Medicina Interna Redazione DottNet | 20/09/2018 11:55

Saranno possibili nuove cure per osteoporosi e artrite

Saranno possibili nuove cure per osteoporosi e artrite

 La lunga caccia alle staminali umane che producono ossa e cartilagine è finalmente giunta al termine: ricercatori della Scuola di Medicina della Stanford University sono riusciti a isolare le cellule, precedentemente osservate solo nei topi, dalle ossa di esseri umani adulti e ad ottenerle anche da staminali pluripotenti indotte. La ricerca, pubblicata sulla rivista Cell, apre la strada a nuovi trattamenti che mirano a rigenerare ossa e cartilagine in malattie legate all'età, come l'osteoporosi e l'artrite, o in lesioni come le fratture. I ricercatori guidati da Charles Chan hanno finalmente riempito il vuoto di conoscenza legato alle cellule staminali di ossa e cartilagine, i cui processi di regolazione restavano finora quasi del tutto sconosciuti. Infatti a differenza di alcuni vertebrati, che possono rigenerare intere porzioni dei propri arti, in topi ed esseri umani il tessuto scheletrico ha un potenziale più limitato: riesce a riparare solo danni piccoli o moderati e il tessuto cartilagineo negli adulti ha una capacità rigenerativa quasi nulla. I ricercatori vedono già un futuro in cui l'artroscopia, una procedura poco invasiva in cui una minuscola telecamera o uno strumento chirurgico, o entrambi, vengono inseriti in un'articolazione, possa includere l'iniezione di cellule staminali che avranno il compito ad esempio di rigenerare la cartilagine. "Spero che entro i prossimi dieci anni o giù di lì questa nuova fonte di cellule possa davvero cambiare le carte in tavole nella medicina rigenerativa", commenta Michael Longaker, uno degli autori dello studio. "Se potessimo usare cellule staminali per terapie relativamente non invasive sarebbe un sogno che si avvera".

pubblicità

fonte: cell

Commenti

I Correlati

Duemila trapianti allogenici da donatore, 3.500 trapianti autologhi, dal 2019 oltre 900 procedure di terapia cellulare CAR-T

Le iniezioni sotto-retiniche di un prodotto derivato dal sangue di cordone ombelicale si sono dimostrate in grado di rallentare l'evoluzione di questa condizione

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori della New York University Grossman School of Medicine

I risultati dello studio, intitolato "Gene editing to prevent ventricular arrhythmias associated with cardiomyocyte cell therapy", sono stati pubblicati su Cell Stem Cell

Ti potrebbero interessare

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

Ultime News

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione

Fino al 19 maggio AIC promuove la Settimana Nazionale della Celiachia per informare, sensibilizzare e offrire sostegno ai malati e ai loro familiari